Consulente strategico, formatrice di comunicazione in ambito salute, trainer PNL sistemica, coach mBIT, e scrivo
Ti racconto chi sono
Sono Carla Fiorentini. La mia identità si ferma qui. Ho 60 anni, una laurea in CTF, 21 anni di lavoro in azienda (e sì, anche una bella carriera). Ho lavorato nel marketing e ho guidato o fatto parte di moltissimi team internazionali e multifunzionali.
Contemporaneamente portavo avanti altri interessi: crescita personale, studio dell’I Ching, scrittura creativa, tecniche di comunicazione. Dal 2005 lavoro come libero professionista, iniziando come consulente di management strategico. Poi ho unito le mie due vite con un percorso da coach (©NSL Coaching, PNL sistemica e Coach mBIT), l’approfondimento della PNL sistemica (trainer) e un progetto finalizzato di insegnamento di soft skills e tecniche di comunicazione funzionale verso target di cui conoscevo bene le esigenze: medici, farmacisti e insegnanti. Faccio consulenze di marketing strategico in aziende italiane e multinazionali e formazione, in particolare di comunicazione in ambito salute. Negli anni ho raccolto quasi 3.000 schede di valutazione compilate dai partecipanti ai miei corsi con valutazione buono/ottimo superiore al 90%.
Uno stop professionale mi ha fatto sviluppare la gestione delle esperienze difficili, rielaborando tutto ciò che avevo imparato, e la scienza della felicità. E scrivo libri.
Il progetto a cui ho dato vita come Genio Positivo®
UN PENSIERO FELICE. LA FELICITA' COME RISORSA
Il prototipo nasce da un'esperienza personale con la malattia. Attraverso questa esperienza ho elaborato tutto ciò che avevo imparato in 30 anni di corsi e studi sul benessere e la crescita personale, sperimentando prima di tutto su me stessa cosa e come ciò che avevo imparato poteva servire a me e a chi mi era vicino per gestire l’esperienza.
Ne sono nati due libri: Quattro passi in galleria – quando non vedi la fine del tunnel, arredalo, dedicato al paziente, e L’eroe e il paziente, dedicato ai familiari e ai terapeuti.
Ne sono scaturiti anche due percorsi di formazione che iniziano e vengono unificati da ciò che la neurofisiologia ha scoperto negli ultimi anni.
I recenti studi di neurofisiologia infatti forniscono novità preziose e conferme di conoscenze antiche: approfondire queste informazioni e armonizzarle tra loro permette di trovare molti spunti di miglioramento. Si parte da qui, con un workshop, a sé stante o inizio di un percorso, per scoprire che abbiamo risorse interiori illimitate e come possiamo attivarle e per scoprire, come ho fatto io in uno dei momenti più bui, che la felicità è una risorsa da ri-scoprire proprio quando la serenità ci è negata.
L’obiettivo è quello di conoscere un po’ meglio, grazie alla scienza, come funzioniamo e come queste conoscenze possono essere abbinate a pratiche ed esercizi, veloci ed efficaci, che tutti possiamo utilizzare.
Si comincia dunque dalla neurofisiologia per scoprire come gli studi dimostrano che siamo un sistema integrato e armonico, estremamente duttile. Vedremo quindi perché possiamo cominciare a costruire il nostro ben-essere con diverse modalità, dalla meditazione alla mindufulness, dall’aromaterapia alla cromoterapia, attraverso i suoni e rendendo più efficiente il nostro linguaggio, armonizzando i tre cervelli (testa, pancia e cuore) o con la coerenza cardiaca, o stimolando la produzione interna di neurotrasmettitori.
Tutti i meccanismi del benessere e della felicità sono già in noi, attivi o attivabili, e la neurofisiologia lo dimostra
• Usa il linguaggio
• Sii grato
• Ama e coccola
• Esci dalla zona di comfort
• Correggi lo stress continuo
• Medita
• Crea armonia interiore
• Attiva i pensieri felici
• Circondati da suoni, colori e profumi
• Prenditi cura degli altri
• Accetta anche il dolore e la tristezza
• E poi tuffati e riporta in superficie la felicità
Il workshop è una visione globale di quanto può essere fatto, come e perché, con piccoli spunti per iniziare, scoprire poi come proseguire, per allenarsi alla felicità.
A quale bisogno risponde e a chi si rivolge?
Ogni anno vengono fatte circa 1 milione di diagnosi di tumore, più altre malattie con cui convivere a lungo. Il miglioramento dei sistemi di diagnosi e terapie ha fatto sì che la sopravvivenza a cinque anni sia elevata, ma la qualità di vita è ancora poco curata. Molti pazienti, dopo una diagnosi pesante, elaborano la malattia trovando una vera felicità, ma molti vivono situazioni difficili, diventando tristi, ansiosi, rabbiosi, terrorizzati.
E' necessario ricostruire il mondo andato in frantumi con la diagnosi, gestire la relazione con i terapeuti e con familiari e amici (fortemente modificate dalla malattia) e, infine e complessivamente, gestire l'esperienza in termini di crescita personale e felicità.
Il trauma della diagnosi è importante anche per familiari e amici che, spesso, vivono l’esperienza con conseguenze che perdurano per anni. Ci sono diverse azioni in atto, e molte progettuali, ma serve di più.
Il workshop si rivolge a pazienti, familiari di pazienti, terapeuti.
Che competenze sviluppa?
Gestione dell'esperienza difficile, Scienza della felicità, Neurofisiologia, Relazioni felici, Paziente proattivo, Aiutare e Aiutarsi
