Psicologo, Formatore, Culture Facilitator, Safety Coach

Mi chiamo Raffaele Santoro, romano di adozione ma pugliese nell’anima, marito di Silvia, papà di Chiara.
Sono innamorato del cambiamento.
Dalla disposizione dei mobili in salotto, ai processi di una grande azienda, alla vita delle persone, la domanda è sempre la stessa: esiste un modo per migliorare le cose, fare meglio e stare meglio?
Nonostante la mia naturale propensione al cambiamento ho scoperto, con mia grande meraviglia, che la felicità consiste nell’avere un moto perpetuo dentro ma allo stesso tempo nell’imparare ad apprezzare la bellezza delle cose che si ha nel presente. Ho imparato a fare con quello che c’è.. e a ringraziare.
Professionalmente sono – neanche a dirlo - in continua evoluzione: negli ultimi 7 anni ho cambiato 5 aziende, e ogni volta mi stupisco di come quello che più mi rimane delle esperienze lavorative siano i rapporti umani, il clima che ho respirato e le emozioni che ho vissuto insieme agli altri.
Ho iniziato ad unire i puntini nel 2018 quando, grazie ad una chiacchierata con un amico, ho capito che quelle sensazioni provate nei vari contesti organizzativi che frequentavo, potevano essere lette come parte di un quadro sistemico dove il wellbeing e la felicità sono il motore propulsore e strategico di un’azienda che persegue il proprio proposito.
Oggi lavoro in azienda sulla cultura organizzativa e faccio in modo che si evolva verso i principi della salute, della sicurezza e del benessere delle persone, a partire dai valori. Per farlo combino le mie competenze ed esperienze di psicologo, formatore, facilitatore, attore, project manager, safety coach, culture assessor, CHO e Genio Positivo.
In effetti da un po' ho smesso di chiedermi “Cosa farò da grande?” E ho iniziato a chiedermi… “Cosa farò dopo di adesso, quale sarà il mio “next”?”

Happy Life Design (HLD) è un percorso formativo dedicato a chi ha deciso di attrezzarsi per vivere una vita felice e desidera acquisire gli strumenti per farlo.
Combina la scienza della felicità (HAPPY) con il life design di Dave Evans e Bill Burnett della Stanford University e con il design thinking (LIFE DESIGN).
Il percorso è strutturato in 3 step:
• IMMERSIONE, la focalizzazione su di sé.
• IDEAZIONE, il permettersi di immaginare e disegnare tutte le possibili versioni di sé
• PROTOTIPO, il vero inizio del proprio design, la prova sul campo!
Lungo tutto il percorso, i 4 pilastri della Scienza della Felicità si intrecciano continuamente con gli step del Life Design:
• + CHIMICA POSITIVA: le azioni che ci portano a generare chimica positiva sono gli indizi, nella fase di Ideazione, per scoprire cosa ci anima;
• + NOI: Il Life Design è un lavoro individuale che non può essere fatto da soli! Lungo tutto il percorso i partecipanti sono invitati a collaborare e confrontarsi tra di loro, sostenersi a vicenda e alimentare il capitale sociale;
• + ESSERE: la consapevolezza di chi siamo è il punto di avvio di tutto il lavoro della fase di immersione
• + DISCIPLINA: viene messa in pratica quando si inizia a tenere il Good Time Journal, per allenarsi, con costanza, ad accorgerci di come viviamo i diversi momenti della giornata, e a fare tesoro di quelli buoni.
E’ possibile DECIDERE di essere felici, allenare la propria felicità e disegnare una vita coerente con il proprio proposito… se si sa come fare!
II prototipo è stato realizzato con gli studenti del master Contaminaction della Contaminaction University, come momento di riflessione prima dell'avvio delle lezioni ufficiali. L'intento è quello di permettere agli iscritti di avere uno spazio dedicato alla centratura personale per prepararsi al meglio ad affrontare il percorso e tutte le scelte che esso richiederà loro, fornire loro gli strumenti per progettare la propria vita per essere felici e rispondere alla domanda ``perché mi sono iscritto a questo master?`` www.contaminactionuniversity.it
Il prototipo è stato realizzato in collaborazione con il Genio Positivo Alfredo Spalletta.

Nel libro “Vorrei averlo fatto” Bronnie Ware elenca i 5 rimpianti principali espressi dalle persone in procinto di morire: il primo in assoluto è “vorrei aver avuto il coraggio di vivere secondo i miei principi e non assecondando quello che gli altri si aspettavano da me”.
Prima fai i compiti.. Prima diplomati.. Prima laureati.. Prima trova un lavoro.. Prima compra casa.. Prima fai carriera e mettiti al sicuro.. Prima fatti una famiglia.. Aspetta che i figli crescano e poi… Prima sistema i figli, poi.. Aspetta di andare in pensione, poi.. GAME OVER!
Questo modello di vita, per molti familiare, non è altro che il frutto di una visione della vita e del lavoro di tipo ingegneristico-economico, basato su tappe precise, che non educa ad ascoltare e riconoscere i propri bisogni e spinge a rimandare la felicità sempre a un “dopo” che nella realtà non arriva mai, se non per gocce distillate in pochi momenti della vita.
Questo approccio poteva forse soddisfare le generazioni di qualche decennio fa, che vivevano una vita fissata per tappe stabilite e sapevano, più o meno, quale percorso compiere. Oggi siamo continuamente chiamati a fare delle scelte in relazione a un contesto sociale ed economico in continuo cambiamento, anzi, forse meglio dire in continuo stravolgimento.
Come siamo attrezzati per compiere queste scelte?
Sulla base di cosa le compiamo?
A quale progetto di vita corrispondono?
Il progetto si rivolge ai giovani studenti quanto agli adulti in transizione personale e/o professionale, perché il principio base di HLD è che non è mai né troppo tardi, né troppo presto per prendere in mano la propria vita ed essere felici.
HLD è un’opportunità per tutti di spendere del tempo per sé stessi, per calibrarsi sul momento che si sta vivendo e allo stesso tempo sfruttare al massimo le opportunità che ci vengono messe a disposizione.